Roma, sicura di Ghisolfi? Il suo lavoro al Nizza lascia qualche dubbio

Ghisolfi nei due anni al Nizza ha fatto sborsare un bel po’ di denaro al club

Roberto Naccarella -
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Florent Ghisolfi Roma
Ghisolfi, come sono andate (davvero) le cose a Nizza: l’analisi (Romaforever.it)

Quando la Roma ha annunciato ufficialmente Florent Ghisolfi come nuovo direttore sportivo la percezione generale è stata quella di un’ottima mossa da parte del club giallorosso. Il giovane manager francese ha infatti un curriculum di tutto rispetto, prima al Lens e poi al Nizza, e sembra avere l’età giusta per lanciarsi in un’avventura di prestigio come quella che sta per cominciare con la Roma.

Nelle scorse ore il 39enne di Aubagne è sbarcato a Fiumicino ed è pertanto pronto a mettersi al lavoro con De Rossi e il resto della dirigenza. Probabilmente lo farà fin da subito, dato che bisogna programmare al meglio la prossima stagione e c’è una rosa da rinnovare ampiamente.

Come accennato Ghisolfi negli ultimi due anni è stato il ds del Nizza. Nella prima stagione il club della Costa Azzurra ha centrato il nono posto, mentre quest’anno i rossoneri francesi – con l’italiano Francesco Farioli alla guida – sono giunti quinti, riuscendo così a qualificarsi per l’Europa League. Quando Ghisolfi ha comunicato al Nizza la sua decisione di lasciare il club e volare a Roma i transalpini hanno provato ovviamente un certo dispiacere.

Eppure c’è chi dice che in realtà a Nizza nessuno si è strappato i capelli per la sua partenza. Secondo alcuni, infatti, il manager 39enne non sarebbe riuscito a replicare con i nizzardi quanto di buono fatto invece con il Lens.

Ghisolfi, quanti flop a Nizza: tanti soldi spesi a vuoto

Florent Ghisolfi
Ghisolfi, quante spese a vuoto al Nizza: tutti i flop – Foto Il Messaggero (Romaforever.it)

Dal 5 ottobre 2022, ovvero dal giorno in cui ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo, Ghisolfi ha fatto spendere al Nizza 55 milioni di euro. Considerando che parliamo di un club di caratura non così elevata, si tratta senz’altro di una cifra importante.

Una somma che sembra ancora più grossa se paragonata a quanto speso dal Brest, che in campionato è arrivato terzo e si è quindi qualificato per la prossima Champions League (che sarà la prima con il girone unico a 36 squadre,). Il Brest ha infatti speso soltanto 3,5 milioni di euro. E non è tutto, perché alcuni giocatori fortemente voluti da Ghisolfi (e ben pagati dal Nizza) non hanno reso secondo le aspettative.

Basti pensare a Sofiane Diop, pagato 22 milioni di euro dal club nizzardo per strapparlo al Monaco. Con la squadra del Principato il centrocampista aveva fatto faville, ma con gli ‘Aquilotti’ le cose non sono andate bene, tanto che oggi il suo valore di mercato è sceso di circa 10 milioni. Poi c’è Mattia Viti, per il quale il Nizza ha speso 13 milioni per acquistarlo dall’Empoli: solo 9 presenze e ritorno in Italia in prestito, al Sassuolo (con retrocessione in B a fine anno).

Nemmeno i colpi Beka-Beka (12 milioni) e Laborde (15 milioni) sono stati significativi. Infine c’è Boga: 17,5 milioni la spesa fatta la scorsa estate dal Nizza per prelevarlo dall’Atalanta. 28 presenze per l’ex Sassuolo e sei reti: un rendimento discreto, anche se i tifosi (e la società) si aspettavano qualcosa in più.