Panchina Roma, ospite a TvPlay l’ex Ds Petrachi ha svelato un curioso retroscena in merito alla scelta dell’allenatore.
Paulo Fonseca è ormai ad un passo dalla panchina del Milan: dopo le esperienze in Portogallo, Ucraina e Francia, per la seconda volta il tecnico tornerà in Italia. Dal 2019 al 2021, infatti, è stato l’allenatore della Roma: l’11 giugno del 2019 firmò un contratto di due anni con opzione per il terzo. La sua avventura in giallorosso è stata tutt’altro che memorabile: in serie A ha raccolto un quinto posto e un settimo posto, mentre fu bella la cavalcata in Europa League nel 2021 dove fu eliminato in semifinale dal Manchester United.
Proprio sulla panchina del club capitolino, è stato protagonista di alcuni episodi particolari: nella stagione 2020-2021 la Roma perse a tavolino una sfida contro il Verona perché fu iscritto Diawara nella lista Under 22. In Coppa Italia, invece, in una partita contro lo Spezia, violò il regolamento effettuando sei sostituzioni (il massimo era cinque). I suoi anni migliori sono stati sicuramente quelli allo Shakhtar Donestsk dove vinse il double nazionale per tre anni consecutivi (più la Supercoppa d’Ucraina in due occasioni). Nella giornata odierna, Gianluca Petrachi ha parlato ai microfoni di TvPlay e ha raccontato un curioso retroscena.
Nella stagione 2019-2020, il direttore sportivo della Roma fu Gianluca Petrachi. Dopo l’esperienza al Torino, il classe 1969 finì finalmente in una big. Dopo pochi mesi, tuttavia, fu sostituito da Morgan De Sanctis. L’ex DS giallorosso, in giornata, ha parlato a TvPlay proprio dell’ex tecnico del club giallorosso. “Ho mandato a Fonseca un grande in bocca al lupo ma è scaramantico e finché non firma, conoscendolo, non risponderà. Amici in comune mi dicono che sia pronto per firmare“, ha svelato il dirigente (qui per leggere anche le parole di Tiago Pinto).
Il 51, dopo una stagione buona alla guida del Lille, torna quindi ad allenare un grande club. Petrachi ha anche svelato un curioso retroscena in merito alla sua scelta nel 2019. “Lo scelsi per la Roma perché c’era un progetto legato alla valorizzazione dei giovani. Lui portava un calcio offensivo, voleva vincere le partite con il gioco e lo trovavo preparato. In giallorosso ha fatto bene finché sono stato al suo fianco, poi è rimasto da solo perché sono andato via“, ha aggiunto Petrachi. Dopo l’addio di Fonseca, la Roma prese poi José Mourinho: il resto è storia recente..