In queste ultime settimane si è fatto un gran parlare della rivoluzione che Florent Ghisolfi e Daniele De Rossi hanno in mente per la rosa della Roma. Sono tanti i giocatori giallorossi che dovrebbero lasciare Trigoria per dirigersi verso altri lidi: il tecnico capitolino rinuncerà a più di una pedina praticamente in ogni reparto.
In difesa saluteranno sicuramente Karsdorp e Kristensen. Molto probabilmente andranno via anche Celik e Spinazzola (quest’ultimo arrivato all’ultimo mese di contratto): in più non sembrano esserci certezze su Smalling e nemmeno su Llorente, che è in prestito dal Leeds e ha un riscatto fissato sui 5 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece l’attacco, Lukaku farà ritorno al Chelsea e Azmoun pare ormai a un passo dal Siviglia. In questi ultimi giorni sono circolate anche diverse voci su una sempre più probabile partenza di Tammy Abraham, così come sugli interessamenti per Paulo Dybala (che ha una clausola per l’estero da 13 milioni di euro).
Ovviamente, se da una parte ci saranno inevitabilmente tanti addii, dall’altra la dirigenza romanista – d’accordo con De Rossi – sta lavorando per blindare alcuni dei giocatori che ritiene fondamentali per costruire la Roma di domani. Tra questi non può ovviamente mancare Mile Svilar, senza dubbio uno dei migliori elementi di questa stagione giallorossa che si è appena conclusa.
L’ex numero uno del Benfica ha preso il posto di Rui Patricio già con Mourinho: quando poi c’è stato l’avvicendamento in panchina e l’arrivo di De Rossi il 24enne di Anversa ha occupato stabilmente il suo posto tra i pali, risultando determinante in moltissime occasioni. Non è un caso se Svilar è ufficialmente il miglior portiere dell’Europa League: nell’edizione 2023-2024, che si è conclusa con il successo dell’Atalanta in finale con il Bayer Leverkusen (che aveva eliminato in semifinale proprio la truppa di DDR), sono stati 54 gli interventi del portiere romanista.
Il classe 1999 è sbarcato nella Capitale a parametro zero ma la Roma non vuole fare alcuna plusvalenza: per De Rossi il portiere naturalizzato serbo è una priorità. Stesso discorso per Evan Ndicka, che ha messo in mostra tutte le sue qualità in questa sua prima stagione con la maglia giallorossa (34 presenze tra campionato e coppe). Anche il difensore della Costa d’Avorio è considerato incedibile dall’allenatore romano: la dirigenza è d’accordo, pertanto respingerà qualsiasi offerta.