Lionel Scaloni ha condotto l’Argentina alla conquista del Mondiale in Qatar nel 2022, battendo la Francia in finale ai calci di rigore. Un successo che mancava da ben 36 anni, quando l’Argentina di Maradona si impose in Messico nel 1986. Prima dei Mondiali, Scaloni aveva condotto l’Albiceleste alla conquista della Copa America del 2021 in Brasile.
L’Argentina fra poche settimane dovrà difendere il titolo conquistato 3 anni fa. La Copa America si disputerà negli Stati Uniti e l’Albiceleste è stata inserita nel gruppo A con Perù, Cile e Canada. C’è, però, una notizia che ha lasciato di stucco i tifosi argentini e, in seconda battuta, quelli della Roma. Ci riferiamo all’assenza di Paulo Dybala nella lista dei convocati per la Copa America 2024.
La Joya non parteciperà attivamente alla prossima Copa America e dovrà tifare da casa per i suoi compagni. Una decisione che non è stata digerita in pieno dal numero 21 della Roma. Il prossimo 20 luglio Dybala sposerà la sua fidanzata Oriana Sabatini a Buenos Aires e potrà concentrarsi maggiormente su questo lieto evento.
L’intenzione di Dybala, poi, è quella di restare alla Roma anche nei prossimi anni. Ma su questo ci sarà tempo e modo per riflettere nelle prossime settimane.
Lionel Scaloni in patria è amatissimo dopo aver riportato l’Argentina prima sul tetto del Sudamerica e, poi, su quello del mondo. Dopo le cocenti delusioni degli ultimi decenni, infatti, la compagine argentina è tornata a vincere e a cancellare i tanti anni senza gioie.
Scaloni ha parlato dell’esclusione di Dybala dalla lista dei convocati per la prossima Copa America. Lo ha fatto ai microfoni di Tyc Sports, a poche settimane dall’esordio dell’Argentina nella competizione. Ha motivato la sua scelta con queste parole: “Quando lasci fuori un giocatore, soprattutto nelle condizioni in cui l’abbiamo fatto, è sempre difficile. Abbiamo un affetto speciale per lui, ma diciamo sempre che la squadra viene prima di tutto“.
E ancora: “Date le circostanze, soprattutto nelle posizioni in cui avevamo alcuni inconvenienti, abbiamo preso la decisione di fare questa lista. Con tutto il dolore del mondo, perché sappiamo cosa ci ha dato, è una decisione che abbiamo preso. È la cosa più brutta dell’essere un allenatore, lo accettiamo, dobbiamo farlo ed è difficile“.