Federico Chiesa e la Roma, un matrimonio che, almeno sul fronte giallorosso, tutti sperano che possa andare in porto. La stima nei confronti dell’esterno offensivo della Juventus e della nazionale è enorme in quel di Trigoria. Il primo ad avere grande interesse per l’ex Fiorentina è sicuramente Daniele De Rossi che non vedrebbe l’ora di allenarlo.
Il profilo del numero 7 juventino è sicuramente quello richiesto dall’allenatore: un esterno d’attacco di gamba, in grado di saltare l’uomo e trovare la via del gol con continuità. Certamente, però, la trattativa non è sicuramente semplice anche perché Thiago Motta (con ogni probabilità il nuovo allenatore bianconero) difficilmente vorrà privarsi di uno dei giocatori più importanti della rosa.
De Rossi vuole Chiesa: l’esterno assediato su più fronti
Tutto sarebbe stato forse più facile se sulla panchina della Vecchia Signora fosse rimasto Massimiliano Allegri. Il rapporto tra il giocatore e l’allenatore non sembra mai esser sbocciato e più di una volta l’esterno ha manifestato perplessità e lamentele sia per la posizione ricoperta in campo sia per il minutaggio a lui destinato. Con il cambio di guida tecnica, però, Chiesa potrebbe avere nuovi stimoli con la maglia della Juventus, visto che il prossimo anno giocherà nuovamente la Champions League.
Al tempo stesso, però, anche Cristiano Giuntoli dovrà fare i conti con il bilancio quest’estate ed è prevedibile che almeno un pezzo pregiato dell’argenteria bianconera possa essere sacrificato. Il numero 7 ha il contratto in scadenza nel 2025 e il rinnovo è ancora in stand-by, per questo potrebbe essere ceduto ad una cifra non esorbitante sui 30-40 milioni di euro.
Proprio per questo motivo De Rossi, che non ha mai nascosto la sua ammirazione verso il giocatore, chiederebbe uno sforzo alla società come già è stato fatto in passato per gli acquisti onerosi di Abraham, Dybala e Lukaku (per questi ultimi a livello di ingaggio). Più volte DDR ha parlato direttamente con Chiesa, anche al termine dell’ultimo incontro di maggio all’Olimpico, ma ora in nazionale la cordata giallorossa composta da Pellegrini, Cristante e Mancini proverà a fare il suo lavoro.
Certo l’assenza della Champions League fa sicuramente scendere un po’ l’appeal della squadra giallorossa, ma se al giocatore venisse presentato un progetto interessante con lui come perno della squadra, ci potrebbe essere un’apertura.