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Nuovo stadio Roma, per l’assesore da non credere quanto c’è da “pazientare” per il progetto definitivo. Le parole

L’assessore Veloccia ha spiegato le tempistiche dell’iter burocratico per la presentazione del progetto definitivo circa il nuovo stadio della Roma

 

L’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia torna sul progetto del nuovo stadio della Roma e rilascia considerazioni interessanti su quello che dovrà essere il prossimo tempio laico dei romanisti. In comune non è ancora arrivato il progetto definitivo, perché i passaggi preliminari richiesti stanno allungando di molto le tempistiche prospettate in un primo momento. Lungaggini sempre più snervanti che qualche anno fa avevano addirittura fatto perdere del tutto la pazienza a James Pallotta, il presidente americano che, profondamente esasperato dalla situazione, decise persino di cedere il club. Stavolta, con la proprietà texana al potere, sembra solamente questione di tempo e la cerimonia della prima pietra potrebbe presto essere realtà…

Ebbene di quest’iter burocratico ne ha trattato proprio l’assessore Veloccia, ripercorrendo quelle che sono state un po’ le tappe di quest’opera fino a questo momento. Dall’approvazione della prima delibera, agli accordi con la Roma per il progetto, alle verifiche archeologiche. “Dopo aver approvato l’anno scorso la delibera di interesse pubblico, abbiamo avviato con la Roma – spiega Veloccia – dei tavoli tecnici per poter realizzare il progetto definitivo. Un progetto che deve essere completo per andare direttamente in convenzione urbanistica. Questo significa che deve contenere la configurazione dello stadio e di tutte le opere accessorie”. 

Nel corso della chiacchierata c’è stato modo di parlare pure delle tempistiche che ancora sono necessarie per poter arrivare al vero e proprio progetto definitivo da presentare alla convenzione urbanistica. “Si è poi intrapreso un percorso sul campo – continua il membro della giunta – relativo alle verifiche archeologiche e geologiche con la Sovrintendenza di Stato che permetteranno di definire esattamente dove posizionare il catino dello stadio […]. Sono interventi invasivi che richiedono tempo. A oggi siamo dunque in attesa del progetto definitivo che potrà essere consegnato con la conclusione delle attuali indagini”. Insomma, se tutto va come deve andare c’è da aspettare ancora l’intera estate e forse qualcosa in più.

Per ultimo l’assessore – sempre nell’intervista rilasciata a Gazzetta dello Sport – insiste sul discorso tempistiche con cui verranno portate a termine le opere. Una data certa non c’è. Ma, secondo le sue previsioni, l’inaugurazione non sembrebbe nemmeno così lontana; con la prima pietra che potrebbe essere posata fra tre anni, nel 2027. Anche se la data pare realistica, tutt’altro che una chimera. “Questa è una maratona in cui ci sono da saltare centinaia di ostacoli. Da un punto di vista tecnico è ancora plausibile – conclude il funzionario – ma attendiamo gli esiti dei procedimenti in corso. Le cose si fanno passo dopo passo e sono già stati fatti importanti passi avanti”.

Giulio Benatti
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Tags: romastadio