Caso plusvalenze, la procura mette nel mirino la Roma per delle operazioni sospette

Al vaglio degli inquirenti delle operazioni di mercato fatte dalla Roma ai tempi di James Pallotta nel quadro del caso plusvalenze

Giulio Benatti -
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La sede della Procura della Repubblica di Roma – Romaforever.it

 

L’indagine sul caso plusvalenze si sta allargando e da Roma si estende anche a Milano, sponda Inter. Lo scorso 22 aprile la procura aveva notificato a James Pallotta, ex presidente giallorosso, e a Guido Fienga, amministratore delegato della società, l’avviso di chiusura delle indagini per il reato di concorso in false comunicazioni sociali. Sospette alcune operazione di mercato che avevano portato a Trigoria Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola. Ma pure il negoziato riguardante Radja Nainggolan all’Inter è ora sotto la lente d’ingrandimento. E non è tutto, perchè si indaga anche su altre operazioni come quelle riguardanti Davide Santos e Niccolò Zaniolo.

La cessione del “Ninja” aveva generato una plusvalenza di 34,1 milioni invece di 24. L’inter lo pagò a peso d’oro, 38 milioni. Questo perché nell’operazione erano rientrati pure i prezzi per Zaniolo (4,5 milioni) e Santon (9,5). Somma che ha insospettito gli inquirenti una volta passati al setaccio i bilanci del club. Nel rapporto delle Fiamme Gialle inviato alla procura si legge che “nell’ambito delle operazioni ‘a specchio’ esaminate, sembra che la contabilizzazione abbia assunto il ruolo non più di mezzo, ma quello […] di fine. Vale a dire che col fine di poter contabilizzare una plusvalenza più alta di quella effettiva […] si decideva di fissare i valori dei calciatori oggetto di scambio a un prezzo diverso da quello che sarebbe stato stabilito se la decisione avesse comportato un incremento della liquidità da impiegare per l’operazione».

Il caso plusvalenze si allarga  e da Roma raggiunge altre procure dello stivale

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Radja Nainggolan ai tempi della Roma – Romaforever.it

Poi c’è l’indagine interna della società, con lo studio legale californiano Orrick che analizza i casi in seguito indagati dalla procura. Nelle carte sono esaminate quattro email dell’Inter, sottoscritte da Massimo Cosentino, l’allora segretario generale. La prima – datata 20 giugno 2018 – allega il draft transfer agreement (“bozze di contratto di trasferimento”) riguardanti i tre calciatori. Le altre email – tutte del 25 giugno 2018 – allegano in ciascuna il transfer agreement (i contratti definitivi) di ogni giocatore. La corrispondenza termina il 3 luglio 2018 con una email interna ai dirigenti romanisti dal titolo “Capital gains at 30.06.2018” (plusvalenze al 30 giugno 2018): la cifra è di 31,9 milioni.

A riportarlo Il Fatto Quotidiano, che elenca le cifre messe a bilancio dai giallorossi per i trasferimenti di Nainggolan all’Inter e di Zaniolo e Santon nella Capitale. Ma non solo. C’è anche al vaglio degli inquirenti la cessione dell’interista Frattesi al Sassuolo, oltre ad altre operazioni come quelle con la Juventus per Luca Pellegrini e Spinazzola. Nell’ambito dell’indagine la Procura di Roma ha inviato gli atti a diverse procure italiane. I fascicoli sono dunque giunti a Milano, Modena (per il Sassuolo) e Bergamo (per l’Atalanta). Mentre a Roma è stato aperto un altro fascicolo per quanto riguarda il caso plusvalenze che coinvolgerebbe il Napoli.