Tracce di Roma in Turchia. L’allenatore portoghese Josè Mourinho – ex giallorosso – trova l’accordo per due anni con il Fenerbahce, la compagine turca scommette ancora sullo Special One. Il tecnico di Setubal è reduce dall’esperienza dolce amara in giallorosso con una Conference League vinta e un’Europa League accarezzata l’anno successivo, per poi culminare con un esonero a campionato in corso nell’ultimo dei tre anni di contratto con i Friedkin.
Sono seguite frecciatine da parte dell’ex Inter che, a suo dire, non meritava di essere allontanato: “Sono stato mandato via da chi capisce poco di calcio” – ha detto recentemente intervistato nel corso di un podcast sportivo – non le manda a dire Mourinho. I Fridekin non hanno mai risposto nello specifico. Non badano a queste cose.
Il passato è passato per i presidenti giallorossi. Ora è tempo di nuove sfide. L’allenatore ha sempre sostenuto che la Conference League vinta con la Roma è l’esperienza più bella della propria carriera: non per il blasone del trofeo, ma perchè si è reso conto di quanto sia importante vincere per la tifoseria romanista. La gioia del popolo giallorosso è stata incontenibile.
Lo aspetta la Turchia, da dove ripartirà, bisognerà capire con quale accoglienza. Lo Special One deve necessariamente ridimensionarsi: il CV delle sue vittorie in campo internazionale non è in discussione, ma l’approccio negli spogliatoi forse sì. Gli stessi tifosi turchi sono contenti di averlo, ma dai primi commenti temono possa spaccare lo spogliatoio. Come accaduto a Roma.
A tal proposito, ad attenderlo in Turchia ci sarà Edin Dzeko. Un altro romanista “esiliato”. Stavolta la colpa – per così dire – è di un altro portoghese: Paulo Fonseca. Con lui le cose non sono andate per il meglio e il Cigno di Sarajevo, dopo una parentesi all’Inter, ha raggiunto la Turchia. Ora sarà insieme allo Special One. Un futuro alla Ferzan Ozpetek: giallorosso Istanbul.