Mancini carica l’ambiente per il futuro: “Voglio vincere con la maglia della Roma”

Le parole del difensore giallorosso sul suo rapporto con il club e con la città di Roma

Andrea Giove -
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Gianluca Mancini esultanza
Gianluca Mancini (Romaforever.it)

Gianluca Mancini è una delle certezze della squadra giallorossa allenata da Daniele De Rossi. Nonostante la Roma non abbia centrato i suoi obiettivi in questa stagione, il numero 23 è risultato essere quasi sempre uno dei migliori in campo e l’anima della squadra. Nelle scorse ore ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato delle sue ambizioni future con la Roma e del rapporto con club e città.

In questa stagione Mancini ha indossato la maglia giallorossa per il quinto anno di fila. Nell’estate del 2019 la Roma ha ingaggiato dall’Atalanta il centrale italiano e da quel momento in poi Gianluca non è mai più uscito dal campo. Fonseca, Mourinho e ora De Rossi ne hanno sempre fatto il perno della difesa e i risultati a livello personale non sono mai mancati.

Mancini ha sempre offerto prestazioni positive ed è riuscito anche a far alzare il livello dei suoi compagni di reparto nel corso delle varie stagioni. Con l’arrivo di De Rossi da gennaio in poi il suo ruolo di leadership è salito ancora. DDR ha scelto di puntare su di lui. Il gol decisivo nel derby è ancora impresso nel cuore dei tifosi romanisti, così come quello siglato a San Siro contro il Milan nel quarto di finale di andata di Europa League.

Il numero 23 è contentissimo della sua esperienza a Roma e ha intenzione di rimanere ancora a lungo nella Capitale.

Tutta la voglia di Roma di Gianluca Mancini: le sue parole

Mancini
Gianluca Mancini è uno dei perni della squadra allenata da Daniele De Rossi (Romaforever.it)

Dopo la vittoria della Conference League a Tirana nel 2022 contro il Feyenoord, il sogno di Mancini – e quello di tutti quanti i romanisti – è quello di vincere altri trofei nel corso delle prossime stagioni agonistiche.

Ai microfoni di Betsson Sport, Mancini è tornato proprio sulla finale di Tirana di due anni fa: “Se chiudo gli occhi, penso al triplice fischio dell’arbitro e alla nostra ‘liberazione’. Per tanti era la prima finale Europea, quindi l’abbiamo vissuta sereni, ma allo stesso tempo si vedeva negli occhi di tutti qualche emozione in più dovuta alla prima finale“.

Sull’arrivo di De Rossi a gennaio: “È stato un mix di felicità e di emozione. Quando l’hanno annunciato eravamo felici ed entusiasti di lavorare con lui“.