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Interviste

Ex Roma, Juan Jesus ha nostalgia di Trigoria. Le parole

Nonostante i successi con Inter e Napoli, per l’ex Roma Juan Jesus Trigoria rimane nel cuore: ecco le sue parole

 

Nonostante i successi all’ombra del Vesuvio, Juan Jesus non sembra aver dimenticato gli anni trascorsi a Trigoria. Anni bellissimi. Un ambiente che probabilmente gli è sempre rimasto nel cuore nonostante altrove abbia trovato la definitiva consacrazione a livello nazionale e, se vogliamo, anche internazionale. I titoli vinti lo dimostrano. Da ultimo l’incredibile scudetto dell’anno scorso conquistato a Napoli, più di un trentennio dopo l’ultima magia targata Diego Armando Maradona. Ma Jesus ha vestito anche le maglie di Inter e Roma, due società alle quali è rimasto molto legato, come lui stesso spiega nell’intervista rilasciata a Betsson Sport.

“Ho fatto 5 anni bellissimi in nerazzurro e 5 anni bellissimi in giallorosso, adesso sono qua a Napoli da 3 anni, ho vinto lo scudetto 33 anni dopo l’ultima volta. Penso di aver fatto una bellissima carriera”. Queste le parole del giocatore, un giocatore che sa di aver fatto la storia a suo modo prima con l’Inter dove ha sfiorato un titolo internazionale, l’Europa League, e poi col Napoli dove ha fatto qualcosa di grande, se non grandissimo. Tanti i momenti che vorrebbe rivivere Jesun, ma al di là di tutto anche l’esperienza in riva al Tevere non è stata di quelle da buttare. Anzi. Lui l’ha fatto capire dalle sue parole.

“Io all’inizio ero molto simile a Lucio, per me era un punto di riferimento. In Nazionale da giovane ci paragonavano, forse perché ero un po’ più alto, forte fisicamente, rubavo palla, dribblavo tutti. Poi abbiamo giocato insieme all’Inter, per me è stato un onore. Oggi somiglio più a Juan che giocava nella Roma, che è più cauto, più tattico, più tecnico. Dopo 10 anni di carriera si cresce, si impara, mi tengo loro due come punti di riferimento anche se loro hanno vinto tutto”. I modelli sono quelli che rimangono sempre la stella polare di tutto una carriera. Lui ha avuto la fortuna di giocarci insieme.

Nel corso dell’intervista conclude il giocatore sudamericano. “Il mio giocatore brasiliano preferito? Beh, l’ho nominato prima: Lucio. Negli anni in cui andava fortissimo al Bayern Monaco, per me era una leggenda. Ho avuto il piacere di giocare e allenarmi con lui, ho coronato il mio sogno. L’ho seguito per tanti anni. Per la carriera che ha fatto, i trofei che ha vinto, il Triplete con l’Inter: per me è un idolo”. Insomma da quanto dice Juan Jesus è rimasto come lo ricordavamo, sembra proprio non sia cambiato rispetto a quando lo vedevamo giocare allo stadio Olimpico con la maglia giallorossa della Roma. Un vero onore averlo avuto nel corso della nostra storia.

Giulio Benatti
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