“Era solo un arrivederci” scrive la Roma sui propri canali social, ricordando quella domenica 26 maggio di cinque anni fa che rappresentò l’addio all’Olimpico di Daniele De Rossi, e a tutti quei tifosi che l’hanno visto prima cresce e poi affermarsi come uomo con addosso la maglia giallorossa. La didascalia ovviamente non poteva che essere accompagnata da alcuni scatti di quella memorabile giornata. Sempre il club: “5 anni fa Daniele De Rossi giocava la sua ultima partita in giallorosso”.
È già passato un lustro da quel 2019, ma sembra ancora ieri. In quell’occasione De Rossi scendeva per l’ultima volta in campo con la maglia della Roma. La sua squadra del cuore. Tre anni dopo lo storico ritiro di Francesco Totti che commosse l’Italia. Poi toccò proprio a lui, a “capitan Futuro”, com’era solitamente chiamato dalla stampa. Un futuro durato tre anni con la fascia al braccio ma abbastanza per far entrare Danie’ nella storia del club, e nei cuori di tutti i romanisti.
Lo stadio quel 26 maggio si strinse attorno a De Rossi, il capitano della Roma, per un altro addio sofferto. Lui aveva gli occhi lucidi, i capelli corti alla Marines, e la stessa barba che porta ancora oggi. Fuori dal tunnel, migliaia di bandierine gialle e rosse con la scritta “DDR” sopra. Per la cronaca, i giallorossi conseguirono la vittoria contro un Parma già salvo: 2-1, autogol di Gagliolo e rete di Perotti nel finale di partita.
“Ho un solo rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera” disse De Rossi un giorno, che la Roma se la porta dentro all’anima e oggi l’allena pure. Prima di quell’addio quasi 20 anni a Trigoria, contando l’arrivo nelle giovanili nel 2000 e il distaco quasi due decadi più tardi (2019). Un totale di 616 presenze e 63 reti in tutte le competizioni disputate nel corso di 18 anni di militanza hanno fruttato anche tre trofei al club. Le Coppe Italia del 2007 e del 2008 e la Supercoppa di Lega sempre nel 2007.
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