Il presidente del CONI ha raccontato la sua immensa passione per la squadra giallorossa e ha anche elogiato i primi mesi in panchina per la bandiera Daniele De Rossi
La fede giallorossa non è mai stata un mistero per Giovanni Malagò, presidente del CONI dal febbraio del 2013. Nonostante spesse volte capita che i personaggi pubblici non dichiarino mai la propria fede calcistica, questo non è proprio il caso di Malagò. Il 65enne ha dichiarato fin dalle sue prime apparizioni sulla scena pubblica il suo tifo fin da bambino per la Magica, non vergognandosi mai di ciò.
Nella sua ultima intervista al ‘Tempo’ è tornato su questo argomento, precisando ancora una volta il tutto: “Nessuno si deve vergognare o tacere per quello che tifa. Nel mio caso la Roma è una storia di famiglia, mio padre era il dirigente più giovane d’Italia, è entrato nel consiglio a 19 anni, è stato tante volte vicepresidente, una volta anche vicario, in momenti molto complicati con Ciarrapico, poi all’epoca dello scudetto di Viola e Sensi. Insomma, Roma per me è una sorta di famiglia, però io sono una persona particolarmente obiettiva, sto allo scherzo e poi ho molto rispetto per le istituzioni”.
Il presidente del Coni ha, poi, parlato anche della stagione in corso di svolgimento e ha apprezzato il lavoro svolto da Daniele De Rossi dopo il burrascoso addio di Mourinho a gennaio. Per Malagò, infatti, DDR ha dimostrato tutta la sua incredibile intelligenza e applicazione.
Inoltre, ha aggiunto: “Lo conosco molto bene, in passato gli ho dato anche dei consigli di relazione ad alcune squadre che lo cercavano, ma è un ragazzo che si è calato con grandissima umiltà nel suo ruolo. Anche nelle cose che dice, difficile non trovarsi d’accordo con le sue idee”.