In onore della sua nascita, la Roma ha voluto omaggiare Boskov ripercorrendone le gesta
La Roma dedica al compianto Vujadin Boskov l’episodio odierno di “Ieri/Oggi”, il podcast che recupera e racconta le vite dei giallorossi più illustri nel giorno in cui si è verificato un significativo avvenimento delle loro vite, a prescindere dall’anno in cui è accaduto. E – come si ricorda nel racconto – come dimenticare quel 16 maggio di ormai ben 93 anni fa…
Il quel lontano giorno ormai persosi in quell’epoca lontana, nel 1931, nasceva in un villaggio nei pressi di Novi Sad (ex Jugoslavia) proprio lui, Boskov, tra i più grandi allenatori di ogni tempo. Giunse alla Roma nella stagione 1992-1993 appena dopo i successi ottenuti con la Sampdoria di Vialli e Mancini.
Forse in pochi se lo ricordano, ma fu proprio il tecnico balcanico a far esordire un giovanissimo Francesco Totti, il più grande capitano della storia del club. Uomo dalle grandi doti intellettive, Boskov è famoso per le tante massime lasciate al mondo del calcio, come “rigore c’è quando arbitro fischia”, fra le più celebri.
Da allenatore raggiunse due volte la finale di Coppa dei Campioni, con il Real Madrid (1981) e con la Sampdoria (1992), venendo sconfitto in entrambe le occasioni per 1-0 da Liverpool e Barcellona. Muore il 27 aprile 2014, all’età di 82 anni, dopo una lunga malattia. In questo giorno speciale, a distanza di 93 anni dalla sua nascita, il podcast-ricordo della Roma.